La fatina vien di notte con le scarpe tutte rotte… No, aspettate! Quella è la befana!
Tutti sappiamo che quando un bambino perde un dente da latte questo va messo sotto il cuscino, così che la fatina (o il topolino?) possa sostituirlo con un soldino.
Ma chi è davvero questa fatina? Da dove viene? È così comune in tanti luoghi?
Un po’ di storia
La Fatina dei denti è una creatura del folklore popolare occidentale.
L’equivalente in altre tradizioni è il topolino dei denti da latte.
Per ricevere il soldino i bambini devono nascondere il dentino che hanno perso sotto il cuscino oppure, in alternativa, in un buco nel muro, nel pavimento, sotto una mattonella, sotto la gamba di un tavolo.
Il mito prende origine dall’antica Europa, dove era tradizione seppellire i dentini da latte caduti ai bambini. Quando i bambini perdevano il loro sesto dente era tradizione da parte dei genitori fare di nascosto un regalo al figlio, solitamente nascondendo dei soldi sotto al cuscino.
Il mito viene già citato nel racconto del XVII secolo della baronessa Marie-Catherine d’Aulnoy, La Bonne Petite Souris, in cui si parla di una fata che si trasforma in una topina per aiutare la regina a sconfiggere un re malvagio.
Una leggenda spagnola, nata nel 1894 per opera di Padre Luis Coloma, narra del Ratón Perez (letteralmente: “Il topo Perez”), un topolino che faceva visita ai bambini portando doni in cambio dei loro denti da latte.
In alcune culture il dentino va nascosto nella tana di un serpente o di un topo, per impedire che una strega lo trovi e lo usi, oppure va buttato in un falò, in modo da recuperarne le monete che vengono a crearsi dalle ceneri raffreddate.
Una leggenda mondiale
La fatina dei denti è un personaggio conosciuto dai bambini di tutto il mondo, non solo grazie a film usciti sulla sua figura.
La sua leggenda varia a seconda del paese.
In Europa e negli Stati Uniti il dente viene posto sotto il cuscino, la fata o il topino lo sostituiranno con del denaro.
I bambini in Afghanistan i denti persi vengono nascosti nella tana di un topo.
In Turchia i genitori seppelliscono i denti da latte dei loro figli in un posto che pensano porti fortuna per augurargli futuri successi.
In Sud Africa, invece, un dente perso viene posto in una pantofola ed è qui che la fatina, che ha preso le sembianze di un topolino, lo preleverà in cambio di una moneta. (La leggenda definitiva praticamente).
In molti paesi, come India, Vietnam, Giappone, Corea e Cina, le persone lanciano il dente sopra il tetto, dove poi verrà recuperato dalla fata.
In Argentina, i bambini appoggiano i denti mancanti in un bicchiere vicino al loro letto e sperano di ricevere dalla fata una moneta o una caramella al loro posto.
Infine, in Messico, è di uso comune mettere un dente da latte perso in una piccola scatola accanto al letto di un bambino, dopo poi arriverà il topino a donare denaro.
Perché è così comune questa leggenda?
Perché è una storia carina e divertente che serve soprattutto a tranquillizzare i bambini nella perdita dei denti da latte, una tappa importante nell’infanzia di un bambino.
Se da un lato questa leggenda diverte, dall’altro però la fatina segna anche un’importante tappa nella crescita dei bambini: perdono i dentini da latte e si preparano a veder spuntare quelli che saranno i “denti da grandi”.
La perdita dei denti, quindi, rappresenta per i bambini uno dei tanti passi che li avviano verso la vita da adulti.
Anche se hanno solo 6 anni (di solito è questa l’età della perdita dei primi denti da latte), i piccoli sono in grado di capire che stanno iniziando un nuovo cammino.
Il racconto della fatina dei denti rende questo importante passo gioioso e spensierato.