Storie e curiosità

E se i denti venissero interrogati dalla polizia?

I denti e la polizia

Avete mai notato come nelle innumerevoli serie poliziesche o nei film thriller e horror l’analisi sugli scheletri è sempre approfondita e porta a diverse piste per gli investigatori?

Vi siete mai chiesti perché? Beh ve lo raccontano i denti! O meglio, i denti saranno obbligati a dirverlo in questo interrogatorio serrato in cerca del colpevole di un efferato omicidio.

Saranno i denti a essere incastrati o sono loro che incastreranno qualcuno?

Allora mi dica… lei conosceva la vittima?

Dente: Potremmo dire che ci ero molto attaccato.

teschio

 

Quindi è a conoscenza della sua identità?

Dente: Con una precisione altissima, grazie a me vengono comunque identificati il 40% dei cadaveri mal conservati, dall’aspetto irriconoscibile.

E come può venire a conoscenza di questa informazione?

Dente: In caso di volto tumefatto iniziano una serie di valutazioni che comprendono: considerare la possibile presenza di malformazioni e anomalie, alterazioni patologiche e traumatiche, particolarità terapeutiche. Si analizza la morfologia della dentatura e si confronta la situazione ante mortem con la post mortem. Si devono prendere in considerazione i caratteri odontoiatrici quali: avulsione di elementi dentari, modificazione nell’orientamento di alcuni elementi, intaccature, punteggiature o rigature dello smalto, abrasione di alcuni elementi, sbiancamenti, faccette di porcellana, brillanti o corone, protesi…

Inoltre, se si hanno alcune informazioni in mano si esegue un confronto tra dati clinici, un confronto tra immagini, di solito con sovrapposizione dei profili dentari. Infatti, i dati premortali consistono in fotografie di soggetti sorridenti i cui profili dentali vengono sovrapposti con le riproduzioni in gesso della dentatura del cadavere. È possibile procedere con l’identificazione anche attraverso radiografie del cranio, infatti, il confronto dei seni frontali sono peculiari in ogni individuo come le impronte digitali.

denti ammucchiati bianchi

 

Sa se era una donna o un uomo?

Dente: Si, facile da comprendere, posso conoscere ogni sfaccettatura di un profilo biologico in una identificazione generica quale: specie, sesso, etnia e età.

Che intende per specie?

Dente: Prendiamo il caso che vengano rinvenuti i singoli elementi dentari, in questo caso deve considerare che un premolare suino assomiglia molto ad un 3° molare umano. Oppure che gli incisivi delle capre possono essere confusi con quelli umani. In questi casi un’analisi microscopica dei prismi risolve ogni dubbio. Esistono diverse specie che presentano, invece, dentature peculiari, come le rane.

Perché dovrebbero chiedere a lei anche per l’età della vittima?

Dente: Le mie diagnosi in base all’età dentaria risultano estremamente facili e precise fino ai 20 anni. I criteri principali sono l’accrescimento osseo, l’eruzione dentale, lo stato di permuta e lo stato di mineralizzazione dei denti.

E dopo i 20 anni?

Dente: L’identificazione dell’età biologica diventa difficile. Dopo i 20 anni, termina l’accrescimento osseo e dentario quindi non ci sono più gli elementi per valutare il processo dell’invecchiamento se non l’usura delle superfici articolari, la chiusura delle suture craniche, l’evolversi di artrosi, le alterazioni istologiche del tessuto osseo e dentario e le modificazioni chimico-fisiche dei tessuti calcificati, fattori che risultano poco affidabili in quanto influenzati da fenomeni patologici, dietetici ed occupazionali.

radiografia denti

 

E sa anche come è morta?

Dente: comprensibile da parte mia principalmente in caso di malattia, più facile per me sapere l’epoca della morte.

Sa dire con precisione quando è morta la vittima?

Dente: Si, in quanto il decesso è avvenuto di recente. Per ossa recenti, tra l’uno e i dieci anni, ma anche per quelle antiche, più di 100 anni, non ci sono problemi. Le difficoltà insorgono nel mezzo, a circa 50 anni. I marcatori intrinseci sono molto poco affidabili in questo lasso di tempo.

Com’è possibile che lei conosca tutte queste informazioni?

Dente: I denti sono il tessuto più resistente dell’organismo. Non mutiamo morfologia se non per attrito, decalcificazioni o fratture. Inoltre siamo l’unica parte dello scheletro che interagisce direttamente con l’ambiente ed è visibile in vita.

scheletro che pensa

 

Bene, allora che ci dice su questa vittima? Perché ha i denti rosa?

Dente: Il fenomeno dei “denti rosa” è tipico di tutte le morti asfittiche violente, avviene a causa della diffusione nei tubuli del sangue pulpare. La congestione venosa ed il conseguente aumento di pressione al distretto cefalico produce uno spostamento di globuli rossi dalla polpa dentaria alla dentina, dando così una colorazione rosea ai denti.

Come giustifica lo stato di conservazione della vittima?

Dente: È stata sicuramente spostata. I denti presentano lesioni da “grattamento” causate tipicamente dalla permanenza su fondo o accanto a partiti di fiumi o laghi. Il corpo è stato invece trovato in un terreno con PH basico, che dovrebbe lasciare invece la dentatura in uno stato di buona conservazione. Le lesioni non si spiegano se il corpo fosse stato spostato da un altro terreno, per esempio acido, che avrebbe invece causato decalcificazione.

teschio antico incompleto

 

Lei sa davvero troppe cose! Lo ammetta, è stato lei!

Dente: Lei ha davvero visto troppi film. Noi denti possiamo essere usati come arma di difesa o offesa. Una impronta di morsi sulla vittima sarebbe facile da identificare, se lei mi fa questa domanda è perché non ha le prove! L’identificazione odontologica si rivela utile anche in caso di identificazione di soggetti viventi, ad esempio in caso di aggressioni in cui la vittima presenti impronte di morsicature. In casi simili il confronto tra la lesione e la dentatura del presunto aggressore può condurre all’esclusione o all’identificazione di quest’ultimo.