Usa il filo interdentale per salvarti la testa!
“Dato il gran numero di persone con diagnosi di Alzheimer e demenza ogni anno e l’opportunità di migliorare la salute orale per tutta la durata della vita, è importante acquisire una comprensione più profonda della relazione tra cattiva salute orale e declino cognitivo”, così ha affermato il Dottor Wu, professore di salute globale presso il Rory Myers College of Nursing.
Meno denti e meno memoria
Lo studio si basa su 14 ricerche diverse che sono state effettuate riguardo la perdita dei denti e il deterioramento cognitivo, per un totale di più di 34.000 adulti e quasi 5.000 casi di persone con funzione cognitiva già compromessa.
I risultati hanno dimostrato come un qualsiasi tipo di deterioramento cognitivo sia oggettivamente amplificato dalla perdita dei denti e come quest’ultimo fattore favorisca l’insorgere della demenza senile.
Queste ricerche sono state confermate da un’analisi pubblicata sul Journal of Long Term and Post Acute Care Medicine.
Quindi la salute orale collegata a quella cerebrale?
Assolutamente sì! Infatti, i soggetti che presentano una pessima salute orale, tendono anche a manifestare una scorretta masticazione. Un fatto che porterà ad una limitazione delle scelte alimentari e quindi dei nutrienti essenziali per la salute e il sano sviluppo del nostro organismo.
Momento SuperQuark: perdita dei denti e antropologia culturale
La stessa analisi condotta dalla NYU ha dimostrato come i soggetti che hanno una considerevole perdita dei denti spesso sono il riflesso di svantaggi economici e sociali, oltre ad avere un accesso estremamente limitato alle risorse sanitarie.
Anche il reddito e il livello di istruzione sono molto legati alla salute, in particolar modo alla salute orale.
Il Dottor Wu ha tenuto a sottolineare come queste disparità siano particolarmente accentuate nel territorio degli Stati Uniti, dove la sanità è privata ed estremamente costosa. Questo porta la maggior parte della popolazione a curarsi con rimedi casalinghi e per nulla affidabili, anzi, estremamente dannosi per la propria incolumità.
Wu ha tenuto anche a sottolineare come la componente socio-culturale di questo studio debba servire come monito sia per “le alte sfere” che per la popolazione più generale.
Tutto è perduto?
No, non per forza perderemo denti e memoria! Consideriamo l’igiene orale quindi non solo come qualcosa di estetico ma qualcosa che fa parte della salute della persona a tutto tondo. In più sensi di quanto si possa immaginare!
Non si deve trattare per forza di una lotta di classe, una buona routine quotidiana è sicuramente alla base di un buon mantenimento della dentatura di tutti, ovunque.