Storie e curiosità

Le tipologie di protesi dentaria

Le protesi dentarie hanno la specifica funzione di sostituire i denti mancanti.

Ne esistono di diversi tipi. Vediamo quali sono le soluzioni più diffuse e le proposte degli odontoiatri.

Si possono classificare le protesi dentarie in due macro-categorie: le protesi mobili e le protesi fisse.

Tipologie di protesi dentarie mobili

Protesi totale mobile
È quella che comunemente viene chiamata dentiera. Si tratta di una protesi dentaria completa, studiata nei casi di eduntelia totale (cioè di totale mancanza di denti).
È rimovibile e va pulita con cura dopo ogni pasto, al mattino e prima di andare a dormire.

Scheletrato con attacchi

Si tratta di una protesi parziale che serve a colmare la mancanza di alcuni denti (le cosiddette edentulie parziali).
È possibile che il paziente porti lo scheletrato con attacchi solamente quando rimangono nell’arcata denti ancora sani e abbastanza forti da poter garantire stabilità allo scheletrato.
Gli attacchi vengono installati sui denti sani e a questi viene “agganciato” lo scheletrato.
Anche in questo caso occorre provvedere ad una pulizia puntuale e quotidiana dello scheletrato.

Scheletrato con ganci
Lo scheletrato con ganci utilizza lo stesso principio dello scheletrato con attacchi, ma la struttura comprende dei ganci, che trovano spazio tra i denti ancora sani del paziente.

Overdenture su impianti
Fonte: www.implantologianapoli.org
Si tratta di protesi dentarie totali che vengono agganciate ad impianti fissi.
Sono completamente removibili tramite un piccolo scatto della protesi.
Risultano più stabili della classica protesi mobile.

Protesi di Toronto
Fonte: www.hdental.it
Il nome ha origine dalla città in cui questo tipo di protesi fissa è stato presentato nel 1982.
Si tratta della soluzione ideale in caso di mancanza di osso.
Inoltre, grazie alla porzione artificiale di gengiva, gli impianti che sorreggono la struttura della protesi fissa vengono nascosti.

Tutte le tipologie di protesi dentarie mobili devono essere accuratamente pulite dopo ogni pasto, per evitare l’insorgenza di malattie e infiammazioni delle gengive.

Il prodotto più adatto alla loro pulizia quotidiana è Geldis.

In questo articolo spieghiamo nel dettaglio ogni singolo passo per effettuare una pulizia accurata!

Tipologie di protesi dentarie fisse

Corona su un singolo dente
Fonte: www.dentvitalis.com
Comunemente chiamata anche capsula, sostituisce la parte più visibile del dente.
Deve avere massima resistenza e durezza, in quanto deve essere stabile per garantire una corretta masticazione.
Viene utilizzata quando il dente viene danneggiato da carie o da altri traumi.
La corona dentale ha la forma della corona naturale del dente, sostituendola.
Possono essere di diversi materiali, come ad esempio di ceramica, zirconio, metallo-ceramica, metallo-resina o solo resina (di solito per le capsule provvisorie).

Impianti dentali
L’impianto
 è una vera e propria radice artificiale, composta di titanio, che viene inserita nell’osso per sostituire un dente mancante.
Dopo l’intervento vero e proprio è opportuno attendere qualche mese perchè l’impianto (che è simile ad una vite) si integri con l’osso del paziente.

Ponte con più denti
Fonte: www.identistidifamiglia.it
Sostituiscono più denti e sono delle corone formate da almeno due denti.
Vengono cementati ai denti adiacenti a quelli mancanti.

Protesi fissa Maryland Bridge
Fonte: www.studioresta.it
Il Maryland Bridge è un ponte formato da denti supportati da una struttura metallica, ceramica o di composito.
Le ali di metallo su ciascun lato del ponte vengono applicate ai denti esistenti.
I denti sani adiacenti al ponte non vengono in alcun modo danneggiati.

 

Ecco le tipologie di protesi dentaria maggiormente utilizzate dagli odontoiatri.

È sempre opportuno consultare il proprio dentista di fiducia per capire, in caso di edentulia totale o parziale, quale sia la soluzione più adatta ad ogni singola situazione.